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UN COUP DE THEATRE!

Si apre il sipario: finalmente inizia lo spettacolo di cui abbiamo tanto parlato in classe. Si intitola “Saint Germain des Prés”. La vicenda si svolge inizialmente nel 2017 in un bar, dove Gabriel, il protagonista vede comparire, da una porta socchiusa, del fumo illuminato da una luce blu fosforescente che sembra lo voglia incoraggiare ad attraversarla. All’improvviso Gabriel viene catapultato nel secondo dopoguerra, cioè 70 anni prima. Viene accolto da persone di quell’epoca, ovvero gli altri quattro protagonisti dello spettacolo: Zaza, Flore, André e Pièrre. I loro costumi di scena sono figli di quell’epoca, con colori abbastanza accesi e con parecchie fantasie. Gabriel, a differenza loro, proveniendo dal ventunesimo secolo, indossa vestiti moderni, pantaloni larghi e strappati, cappello e maglietta attillati, tipico di oggi.                  

Le musiche, i balli e le canzoni mi sono piaciuti moltissimo, ho apprezzato veramente tutto questo perché gli attori sul palco hanno saputo catturare l’attenzione di tutti, ma in modo particolare la mia. La vicenda, da quello che ho capito, si riferisce soprattutto alla seconda guerra mondiale ed ai problemi causati da essa, ma credo sia anche la reazione che potrebbe avere un ragazzo del 2017, in questo caso Gabriel, che improvvisamente si trova “in un altro mondo”, completamente diverso dal suo, senza telefoni e cose simili. Il ritrovarsi improvvisamente in un’epoca diversa non impedisce a Gabriel di innamorarsi di Zaza, nonostante i molti dubbi per una relazione nata in mondi così distanti. Questa incertezza porta Gabriel, a malincuore, a decidere di lasciare Zaza per tornare nel 2017, ma il forte legame che si è creato fra i ragazzi li spinge a seguirlo nel “nuovo mondo”. Malgrado le difficoltà che ho incontrato nel capire la rappresentazione in  lingua straniera, lo spettacolo a me è piaciuto tantissimo, è stato spiritoso, divertente e  diverso dal solito. Mi ha colpito al punto da farmi provare tante emozioni diverse, ho persino pianto dal ridere, mi sono divertita molto. Ho ammirato molto il modo allegro e  divertente con il quale gli attori mi hanno raccontato questa storia. Sono stati tutti  bravissimi perché le abilità richieste per partecipare a questo spettacolo sono molte;  bisogna saper cantare, ballare, recitare, suonare ed intrattenere il pubblico. Allo stesso tempo mi ha fatto riflettere sulle parole “amore” ed “amicizia”:- Perché alcune persone sono disposte a lasciare tutto e tutti per “amore” e “amicizia” e altre no? :- E io come mi sarei comportata al posto di Gabriel? :- Qual è il mondo giusto? :- Quello delle cose, alle quali sei abituato o quello delle persone e dei sentimenti? Oggi per me è difficile dare una risposta forse  perché non mi sono ancora trovata a dover prendere una decisione del genere e forse spero di non doverla prendere mai. Sinceramente non mi aspettavo di tornare così soddisfatta e con la voglia di rivederlo una seconda volta.

 

Jenna Maestrini

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