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SCACCHI: RIFLESSIONI

A MARGINE

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Nel primo quadrimestre, si è svolto un torneo scolastico di scacchi nella sede della nostra scuola secondaria di primo grado di Rivarolo Mantovano. Questa occasione ci ha indotti a prendere in considerazione la storia e le regole degli scacchi. Siamo lieti di poter condividere queste brevi note.

  Gli scacchi sono un gioco da tavolo fondato sull’ abilità logica, allo scopo di catturare il pezzo principale dell’avversario, il re, con una mossa detta Ê»scacco mattoʼ. Nel gioco degli scacchi sono presenti 32 pezzi, 16 bianchi e 16 neri, disposti agli estremi della scacchiera, in due raggruppamenti che si fronteggiano. I pezzi sono di sei tipi: re, regina, alfiere, cavallo, torre e pedone. Ognuno di essi svolge funzioni diverse. Il re avanza soltanto di una casella alla volta in tutte le direzioni. Solo nell’arrocco può muoversi di due caselle per scambiare la propria posizione con quella della torre. La regina si può muovere in tutte le direzioni, di quante caselle desidera, in modo esclusivamente lineare. La torre si sposta soltanto in direzione verticale e orizzontale. Il cavallo riesce a spostarsi disegnando una “L” ed ha la particolarità di superare i pezzi che si trovano in una delle caselle intermedie della sua mossa. L’alfiere si può muovere solamente in diagonale. Infine i pedoni hanno la possibilità, alla prima mossa, di avanzare di una o due caselle; successivamente possono superare le caselle una alla volta. Il pezzo fondamentale della scacchiera è il re, che ha il compito di comandare, come il sovrano della società medievale, rispecchiata da questo gioco. La regina è il pezzo più forte degli scacchi perché, come dicevamo, si può muovere in tutte le direzioni. I pedoni, arrivati alla fine della colonna, possono essere scambiati con uno di tutti i pezzi che sono stati eliminati. 

Gli scacchi sono un gioco antichissimo, di probabile origine Indiana, che si diffuse poi in Persia. In seguito gli Arabi lo importarono in Europa Occidentale, dove era conosciuto già dalla metà dell’XI secolo.

Alla fine del XV secolo cominciarono ad essere organizzati tornei in tutto il mondo. Ancora oggi vi sono numerosi tornei, sia internazionali, sia nazionali, sia locali.

Anche nelle scuole si tengono lezioni e tornei di scacchi perché, come ricordavamo, sono un gioco che sviluppa le competenze logiche.

Per questo motivo, l’ultimo giorno di lezione prima delle vacanze natalizie, nella mattinata del 22 dicembre 2017, la nostra scuola secondaria di primo grado “Cesare Rossi”, di Rivarolo Mantovano, ha organizzato un torneo interno. Tutti i ragazzi che lo desiderassero potevano parteciparvi. Le adesioni sono state tanto numerose che le partite si sono svolte nella mensa della scuola, che può accogliere molti alunni.

Le femmine partecipavano al torneo femminile, mentre i maschi al torneo maschile. Ogni ragazzo doveva svolgere 5 partite e l’avversario veniva scelto dal computer in base a quanti punti totalizzava. Per ogni partita vinta si guadagnava un punto se invece si perdeva non se ne guadagnava nessuno. Il punteggio massimo si raggiungeva vincendo tutte le partite (5/5). Per ogni gara si avevano a disposizione 10 minuti, contati da un orologio programmato all’inizio. Alla fine di ogni mossa il ragazzo doveva schiacciare il tempo così da passare la mossa all’altro giocatore. Quando la professoressa chiamava i partecipanti interessati a giocare, al primo venivano assegnati i pezzi bianchi ed al secondo i pezzi neri.  Al termine di tutte le partite chi aveva totalizzato il punteggio più alto veniva premiato con una medaglia.

E’ stata una piacevole occasione di condivisione nell’amicizia e nella serenità ed ha anticipato il torneo provinciale, in programma durante il secondo quadrimestre.

 

Valentina Azzi, Marta Barbieri, Elena Bresciani, Sergiu Darvaru, Marco Fantini, Emma Modena, Jacopo Modena, Nahara Rodriguez, Gloria Vezzoni, Kailai Yang

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