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IL PAESE E I BAMBINI 

                                   

 

 

Questa brochure  scaturisce dalla proposta del corso indirizzato agli insegnanti “La mappa di comunità agli occhi dei ragazzi”

Essa è il risultato finale di un percorso iniziato allorché i bambini si trovavano ancora in classe prima.

Siamo partiti chiedendoci:

 “ Il paese è degli adulti e per gli adulti?”

 

Il paese (e la città), fino a poche decine di anni fa, era il luogo dell’incontro, dello scambio, del passeggio. Per questo doveva essere, ed era,  bello, ricco di monumenti, di sorprese, di prospettive sempre nuove.

In questo paese, l’interesse e l'abitudine dei cittadini erano quelli di uscire di casa e di vivere la piazza, di frequentarne le strade e i luoghi di incontro. La casa era un luogo importante, ma legato prevalentemente alle funzioni primarie;  tutta la vita sociale, gli interessi, il divertimento, si collocavano negli spazi pubblici del paese.

Oggi sembra tutto rovesciato: il desiderio più forte che i cittadini esprimono è quello di rientrare il più presto possibile a casa. La casa è diventata ricca e confortevole, un luogo difeso verso l’esterno, rassicurante e rilassante verso l’interno.

 

Abbiamo chiesto ai nonni ospiti della Casa di Riposo di Rivarolo Mantovano (per lo più tutti del luogo) di dirci come vivevano loro il paese quando avevano la nostra età .

 

Ci hanno risposto che allora la piazza era un luogo di gioco, non c’ erano le auto parcheggiate  come accade ora: adesso gli adulti hanno fretta, hanno bisogno di attraversare grandi e brevi spazi in poco tempo e preferibilmente col loro mezzo privato.

Ora, nelle strade non si vedono più bambini giocare liberamente; adesso i bambini  dividono il loro tempo fra la scuola, le tante attività pomeridiane (di chitarra, dei vari sport, di lingue) e la televisione.

 

 

“Che cosa è successo?”

La maggioranza dei cittadini, soprattutto gli anziani, ha difficoltà a percorrere le strade della città, ad attraversarle, ad andare alla posta, al mercato, a soddisfare autonomamente le proprie esigenze, anche se il paese, a differenza della città, è ancora “vivibile”.

 

“ Quanto costano ai bambini questi cambiamenti?”

Oggi i bambini trascorrono la maggior parte del loro tempo in luoghi diversi dalla piazza, a volte in posti chiusi, dove svolgono attività organizzate e controllate dagli adulti; hanno una mobilità autonoma  limitata e ritardata rispetto all’età; non hanno la possibilità di cercarsi degli amici per giocare o per condividere l'avventura della progressiva scoperta di luoghi nuovi; non  viene loro  consentito di sperimentare rischi proporzionati alla crescita delle loro capacità.

 

 

 Un tempo , la piazza  era uno spazio pensato anche  per i bambini e per questo era per loro misterioso e vario, ricco di stimoli e di sorprese…

Tuttavia, possiamo ancora fare qualcosa: non perdere il piacere di percorrere il nostro paese! Annusarne odori e profumi, guardarlo con occhi meravigliati, calpestarne i campi coltivati ammirando i colori che la natura offre.

 

E’ così che è nata la nostra brochure: dal nostro desiderio , e di quello dei nonni che hanno collaborato con noi, di prendere la parola, di guardare il nostro paese con gli occhi con cui lo guardavano loro un tempo, quando avevano la nostra età!

  Naturalmente, siamo andati  al di là delle  apparenze!

Mariella Bodini

Insegnante 

Scuola Primaria Rivarolo M.no

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