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LA LISTA E' VITA...

Riflessioni sul film "Schindler's List", fingendo di essere un giovane critico cinematografico impegnato a tracciare una breve guida alla visione destinata ad un pubblico di alunni della secondaria di I grado

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"La lista è vita, attorno a questa lista c'è solo buio e notte", sono queste le parole di Isak Stern, uno dei personaggi principali del film che state per vedere.

Sono partita da questa citazione per parlarvi del film che si chiama proprio "Schindler's List" perché, come sottolineato prima, parla di una lista a dir poco magica con la quale il nostro protagonista, Osckar Schindler, riesce a salvare tantissimi ebrei dalla morte.

La storia, del tutto vera, si svolge nella Cracovia appena occupata dalla Germania nazista nel 1941. La scena d'apertura del film, assolutamente simbolica, mostra una famiglia ebrea durante la celebrazione della Shabboat, la festa del riposo celebrata ogni sabato dal popolo ebraico: questa scena secondo me sta a rappresentare la tranquillità giornaliera prima della tragedia che ne segue. Sul tavolo vedrete una candela, questa candela è fragile come la vita delle persone, vostra e di chi amate, che può finire in un attimo, tanto che al minimo soffio si spegne. Una delle scene che più mi è rimasta impressa è quando, con gli occhi del protagonista, possiamo vedere una bambina con il cappottino rosso passeggiare tra le persone disperate e impaurite nel giorno della liquidazione del ghetto. Quel cappottino rosso lo incontrerete anche in un'altra scena: nel campo di concentramento, quando le persone che non sono riuscite a sopravvivere vengono bruciate, ormai ridotte a scheletrici cadaveri.

Ebbene, quella bambina rappresenta la speranza, i sogni, i desideri che tutti avevano e che piano piano svaniscono nel nulla.

In questo film sono 3 i personaggi principali ai quali si deve prestare attenzione: Osckar Schindler; un imprenditore tedesco che sin dalle prime scene dà l'aria di essere un uomo imponente, sveglio, astuto e che ci fa ben notare la sua passione per le donne; Isak Stern, un polacco di origine ebrea che presto diventerà il contabile di Schindler, e per ultimo Amon Goth, un nazista spietato che gode dalla sofferenza altrui e invidia il potere di Osckar, ovvero il suo modo di imporsi senza il ricorso alla violenza, riuscire a perdonare e far sì che tutti lo ascoltino. Schindler capisce che dalla guerra non può far altro che trarre vantaggio, essendo un imprenditore, quindi con i soldi di due investitori ebrei avvia una fabbrica di tegami con manodopera ebrea, così da poterli pagare poco.

All'inzio Schindler vede negli ebrei solo delle persone da far lavorare a basso costo e da cui ricavare le somme necessarie per investire, ma col passare del tempo inizia a voler bene a tutti loro cercando, nel silenzio e nell'ombra, di aiutarli dando loro un lavoro che li risparmi dalla deportazione  ad Auschwitz. In questo film Schindler rappresenta il bene nel male e dal buio, con l'influenza delle persone che gli stanno attorno, si converte alla luce.

                                                        Annais Opincaru

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